"Le Roi c'est moi !!!!!"
La storia del Pinot Nero risale a tantissimi anni fa, si narra che l'antica città di Autun, in Borgogna, custodisca fra le proprie mura la probabile origine di questo iconico vitigno, è qui infatti che, in un documento datato 312 d.C. , compare per la prima volta il suo nome, ed è proprio in Borgogna che viene coltivato da oltre 2.000 anni, e con molta probabilità già presente nella regione prima delle invasioni da parte dei Romani. Già allora godeva di una certa notorietà tanto che venne citato nelle opere di Columella e di Plinio il Vecchio Ed è proprio in Borgogna che il Pinot Nero, l'enfant terrible dei vitigni a bacca nera, ha la sua patria indiscussa, ma questa è un'altra storia che vi racconteremo un'altra volta. Oggi vogliamo raccontarvi la storia del Pinot nero in Italia, dove è diffuso in tutta la penisola (Sicilia compresa). Faremo un viaggio partendo dalla Valle d'Aosta, passando per l'Oltrepo' Pavese, zona d'eccellenza con i suoi 3000 ettari vitati, attraversando l'Italia centrale per arrivare in Sicilia. Il Pinot Nero viene considerato, fra tutti i vitigni a bacca nera, il più elegante, è allo stesso tempo il più difficile da interpretare, sia all'olfatto che al gusto, sicuramente un vitigno non facile da coltivare, ama i climi freschi e temperati e in campo fa un po' i capricci. I suoi acini hanno una buccia sottile, una capacità colorante modesta, un contenuto di tannini piuttosto basso e un’acidità piuttosto marcata, pertanto quest’uva non si presta a molti tipo di vinificazione. Viene utilizzato, con grande successo, nella produzione di spumanti metodi classici (Champagne, Franciacorta, Oltrepò Pavese), per la sua elevata acidità, i suoi aromi delicati e la sua poca capacità colorante; dai suoi acini si ottengono anche dei grandi vini rossi, che lasciati riposare in barrique o in botti riequilibrano la naturale mancanza di sostanze polifenoliche con i tannini del legno. A guidarci in questo viaggio alla scoperta del Pinot Nero, sarà Alessandro Brizi, potremmo dire che non ha bisogno di presentazioni, ma per chi ancora non lo conoscesse, diciamo che è consigliere nazionale, capo redattore della nostra rivista L'Assaggiatore, giornalista, professore universitario, docente delle più importanti associazioni della sommelleria italiana, profondo conoscitore della materia Vino. Pertanto non vi resta che prenotarvi per non perdere questa meravigliosa occasione.
14/02/2025 • 20:00
Nuchis, Corso Vittorio Emanuele
La quota associativa annuale è di € 0,00.
Per i “JUNIOR” (i nati tra 2007 e il 2025) la quota associativa è ridotta a € 0,00.
*La quota associativa è valida per l’anno corrente.
Degustazione di 8 vini: Valle D'Aosta Pinot Nero Recei - Yes Cretes Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese Noir Tenuta Mazzolino Alto Adige Pinot Nero Ludwig - Elena Walch Alto Adige Pinot Nero Barthenau Vigna Sant'Urbano - Hofstatter Toscana Pinot Nero Vigna Baragazza Marchesi Pancrazi Colli Pesaresi Focara Pinot Nero I Terrazzi di Focaia - Fattoria Mancini Umbria Igp Pinot Nero Notturno dei Calanchi - Paolo e Noemia d'Amico Terre Siciliane Pinot Nero Tenuta San Michele - Muro
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