Il territorio, la denominazione, il popolo langarolo
27/03/2024 • 21:00
PARMA , Via delle Scienze 167
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"Ho camminato tra i vigneti del Barolo, i vigneti di ciascuna delle sue colline: Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte, Novello, Roddi, Serralunga e Verduno, e mi sono trovato sorpreso ad ogni passo dalla variazione, non solo del paesaggio, ma dell'atmosfera.
Davvero, ad ogni passo, si percepisce soprattutto la traccia multicentenaria lasciata da questo vino. È questo che ti colpisce ancora più profondamente della storia, del clima o delle persone della zona.
È come se la terra, ogni metro di terra, avesse assorbito e trattenuto le circostanze e gli eventi che ha vissuto - fino ai miei passi - e li avesse incorporati nella sua storia unica." (Luigi Veronelli)
Serata 1 di 2 che ci porterà alla conoscenza delle Langhe (a Novembre torneremo con il Barbaresco ed il Roero).
Il Barolo. Il grande vino italiano per eccellenza, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, "il re dei vini, il vino dei re"
Un vino che nasce nel cuore delle colline di Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba, nel territorio di 11 Comuni che si inseguono in un suggestivo itinerario di colline, cesellate dalla mano esperta dell’uomo e sorvegliate da imponenti castelli medioevali, fra cui proprio quello di Barolo, che ha dato il nome al vino oggi celebre in tutto il mondo.
Le origini oscure, l'impossibilità di datare l'arrivo del nebbiolo in Langa, i primi documenti del XII secolo che parlano di questo varietale, ed ancora la caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, grazie ai quali si incominciò a produrre, a metà dell’Ottocento, un vino eccezionalmente ricco e armonioso, destinato a diventare l’ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta Europa. I Barolo Boys.
Saranno questi alcuni degli argomenti storici che tratteremo durante la serata.
Analizzeremo inoltre il territorio nelle profonde differenze morfologiche che lo caratterizzano e che danno vini estremamente differenti nelle diverse MGA (Menzioni geografiche Aggiuntive)
In mescita 7 differenti Barolo, per cogliere le sfumature della denominazione, territoriali e stilistiche.
A raccontare il territorio e le sue colline brumose, sarà Gianpiero Gerbi: piemontese DOC, interprete del suo territorio, laureato in Enologia all'Università di Torino, consulente per diverse realtà e docente SUMAV ONAV.
NOTA BENE: PER L'OCCASIONE SARA' APERTO UNICAMENTE IL CANCELLO SECONDARIO DI STRADELLO CARLO BIANCHI (impostare su Google Maps), RAGGIUNGIBILE DA STRADA MONTANARA.
Non mancate, vi aspettiamo numerosi!!!
Lo staff ONAV Parma
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CAUSALE: NOME COGNOME, LE RADICI DEL BAROLO
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