Irpinia

Diciamo sicuramente una banalità se asseriamo che la Campania, ma in particolare l’Irpinia riesce a regalare, per i vini bianchi, grandissime emozioni.

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Fiano e Greco dominano incontrastati la scena irpina, come si vede anche dalle nostre degustazioni che premiano il Fiano di Avellino con ben 7 massimi riconoscimenti ed a seguire il Greco di Tufo. Come ormai ripetiamo da anni, l’unica zona d’ombra dell'areale riguarda il Taurasi che stenta a trovare delle valide interpretazioni con qualche rara eccezione. Se l’Aglianico nel Taurasi non riesce a convincere, non è così quando il vitigno viene interpretato nelle tipologie “meno impegnative”, giocando molto sulla freschezza e sull’immediatezza andando a concepire vini di grande piacevolezza.

Sannio

La zona è da sempre il regno incontrastato soprattutto della Falanghina ma anche dell’Aglianico del Taburno, altra DOCG della Campania. La Falanghina si propone sempre in modo piacevole, a volte sin troppo. scadendo nella banalità di esecuzioni sicuramente corrette dal punto di vista enologico, un po’ meno per territorialità e personalità.

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L’Aglianico del Taburno si lascia soprattutto apprezzare alla distanza, non è un caso che nella nostra top ten vi sono ben tre riserve su quattro, segno che il vino per essere apprezzato ha bisogno di tempo. Sinora le scorciatoie hanno dato sempre scarsi risultati.

Di seguito i 3 Prosit:

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