Con oltre 13 milioni di bottiglie prodotte nel 2022 il Trento Doc continua la sua crescita sul mercato nazionale ed internazionale consegnando un fatturato totale di 180 milioni di Euro. Le bollicine di montagna confermano la loro grande qualità con una media qualitativa alta e diffusa. L’arrivo di  Richard Geoffry da Bellevista e di Cyril Brun da Ferrari, farà ulteriormente alzare l’asticella della qualità? Staremo a vedere.

vigneti_valle-di-cembra_l-lona_1.jpgVigneti Val di Cembra

Situazione più complessa invece sul fronte dei vini bianchi dove  la produzione totale è dominata per oltre il 50 per cento da Pinot Grigio in primis ed a seguire da Chardonnay e Muller Thurgau.  Queste ultime annate contraddistinte da un eccessivo caldo non hanno certo aiutato alcune varietà come ad esempio i Muller della Val di Cembra che ci sono sembrati soffrire particolarmente con la mancanza della consueta freschezza. Lo Chardonnay, seconda uva più piantata in regione, mostra sempre il suo lato migliore quando impiegata nel metodo classico.

piana-rotaliana.jpgPiana Rotaliana

Per i vini rossi segnaliamo la buona affermazione del Teroldego Rotaliano, un risultato raggiunto anche grazie a Teroldego Evolution, la giovane associazione composta da 11 giovani produttori, che sta lasciando il segno con nuove ed interessanti riproposizioni del principe dei vini trentini.

Di seguito i 3 Prosit:

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