Abbiamo accarezzato la convinzione che ONAV potesse e dovesse mantenere il suo significato di vicinanza e di condivisione anche per stemperare la gravità della situazione. Tutti ci siamo mossi, pensando di dover far sentire i nostri soci partecipi di un’organizzazione attiva, dinamica, in una parola: fluida


Ottimisti di natura e pessimisti cronici siamo stati tutti presi alla sprovvista, impreparati, dal COVD-19. Una normale influenza come le altre, «tanto io non prendo mai la febbre», «cosa vuoi che sia un po’ di tosse… sarà allergia», per arrivare a chi prevedeva catastrofi e complotti di ogni genere a livello internazionale. Tutti ci siamo ritrovati a fare esperienza del confinamento, oggi definito lock down, perché forse nasconde ai più il vero significato, quasi per spergiurarlo. Neanche gli anziani ricordavano una “quarantena” così rigida e certamente la guerra non è quella che abbiamo ed in parte stiamo ancora vivendo: qui si parla della diffusione di un’entità biologica con caratteristiche di parassita obbligato, in quanto si replica esclusivamente all’interno delle cellule degli organismi, che non conosce confini, generi e si “accanisce sui più deboli”. Ci siamo ritrovati tutti soli, chi più e chi meno in difficoltà, oltre che economica, a stare con noi stessi, con i nostri pensieri e con le nostre paure spesso nascoste dall’iperattivismo, dal correre sempre in ritardo, dalle tante cose da fare con cui riempiamo le nostre giornate. Tutto programmato, più o meno, con l’agenda dettata dai promemoria dei nostri smartphone. Poi, a un certo punto, tutto questo è diventato secondario. Priorità alla nostra salute e ai nostri affetti più cari, prima di tutto, annullamento degli appuntamenti, tutti uniti solo nel sintonizzarci con quella che diventerà una memoria storica condivisa: la conferenza stampa della Protezione Civile delle 18:00 di ogni giorno in TV. «Durerà qualche giorno», «no, non finirà fino all’estate» e poi ancora «i dati sono veritieri», «le indicazioni sono criticabili», «si deve/doveva fare di più»: come al solito tutti noi siamo i migliori allenatori della Nazionale di calcio. Di colpo siamo diventati esperti di immunologia, virologia, curiosi di siti web che hanno scritto e continuano a scrivere di tutto e di più. Tutti uniti e soli, in un vero e proprio ossimoro.

Noi, ONAV, abbiamo ascoltato in silenzio e sospeso tutte le attività: all’inizio ci è sembrato poco sensibile parlare di vino, di un hobby e di una passione, in un momento così delicato per tutti. Un silenzio, però, pieno di riflessioni, di discussioni e di idee che nascevano.
Abbiamo accarezzato nel silenzio la convinzione che ONAV potesse/dovesse mantenere il suo significato di vicinanza e di condivisione anche per stemperare la gravità della situazione. Tutti ci siamo mossi, le nostre sezioni in primis, pensando di dover far sentire i nostri soci partecipi di un’organizzazione attiva, dinamica, diremmo fluida. E la sede? Cosa avremmo potuto offrire a livello nazionale? Avremmo potuto far interagire i soci delle diverse parti d’Italia? Volevamo in una tragedia, diciamolo chiaramente e senza eufemismi, che in alcune regioni proprio di questo si è trattato, creare una rete di condivisione? Fra lavoro agile in ufficio e riduzione dello stesso per sospensione delle attività, abbiamo guardato agli spazi che nel tempo avevamo mantenuto “inesplorati”: il web come spazio virtuale in cui ritrovarci per aggiornarci e per “divertirci” per quanto possibile. Didattica e gioco, studio e occasioni di confronti e “sfide”. Abbiamo attivato immediatamente la pagina
Facebook della Sede Nazionale (onav.it), abbiamo creato il suo profilo Instagram (ONAVNAZIONALE) e così abbiamo cercato di coinvolgere tutti noi soci lanciando delle situazioni di gioco: i contest.

La voglia di incontrarci di nuovo

Siamo partiti nel periodo pre pasquale con #ilvinociunisce, chiedendo ai nostri soci di registrare un breve e semplice video e condividerlo sulla pagina nazionale onav.it di Facebook. Come spesso contemplato la sfida era quella di far in modo di ottenere il maggior numero di like possibile al singolo video.
Un gioco che ci ha visti coinvolti per quasi 3 settimane, cui ha partecipato una composizione molto rappresentativa dei nostri soci. È stata superata la timidezza iniziale e verso la fine del gioco i video pubblicati sono aumentati sensibilmente. Alla fine sono stati 71 i video postati dal Sud al Nord della nostra penisola con un coinvolgimento molto divertito e appassionato. Esperti e Assaggiatori “neofiti” hanno presentato il vino che in questo momento più li motivava, illustrando sia l’aspetto organolettico che le ragioni della scelta. L’obiettivo era anche quello di interagire con il vignaiolo, il produttore, perché di solidarietà si è sentito bisogno. 

#ilvinociunisce è stato un ottimo viatico per attivare la pagina Facebook di ONAV, che in pochi giorni dai circa 2.400 follower di metà marzo ha superato i 3.600.

Subito alla fine di questo gioco abbiamo attivato altri due hashtag sempre su Facebook e cioè #lavignaciunisce e #lacantinaciunisce. Abbiamo voluto coinvolgere la parte dei nostri soci che forse più ci contraddistingue come organizzazione, vale a dire i tecnici agronomi ed enologi, che rappresentano quasi il 10% della totalità dei soci. Sono loro ad essere, in primis, l’anima didattica dei nostri corsi e sono loro a dare competenza alla nostra formazione e partecipazione ai concorsi e alle commissioni di idoneità IGT, DOC e DOCG. In pratica, a ogni tecnico, ma non solo, abbiamo chiesto di dare delle pillole di conoscenza, contestualizzata durante la stagione, della vita in vigna e in cantina. Una foto o un’immagine con una spiegazione tecnica del fenomeno colto con lo scatto: un germoglio in crescita, una gemma a inizio stagione, un grappolo appena visibile, la fioritura e da adesso in poi l’allegagione, le vigne rigogliose e, perché no, anche problematiche, fino ad arrivare alla vendemmia. In cantina il tempo viene scandito dai travasi, dalle chiarifiche, dagli imbottigliamenti. Questo contest non ha limiti di tempo e neanche un “premio” per i like che le immagini raccolgono, ma può diventare un punto di riferimento per l’aggiornamento “itinerante” del nostro socio. Il socio può chiedere al tecnico i motivi di alcuni fenomeni in vigna e in cantina e così stabilire un rapporto sempre più stretto fra uomo, vino e la sua cultura, anche scientifica.

Le foto e il desiderio, percepito, di partecipare, ci hanno motivati a creare il profilo Instagram ONAVNAZIONALE, inaugurandolo con il gioco #scattodivino. Abbiamo recuperato un’idea che ci aveva proposto il tesoriere della Sezione di Catania, Danilo Trapanotto, e che avevamo lasciato nel cassetto dei progetti da avviare. I soci si sarebbero contrapposti con delle foto in cui ONAV capeggiasse da protagonista con la sua immagine in un contesto di vino, di degustazione, di passione. Il gioco ha preso da subito piede e in questo caso ha coinvolto maggiormente i più giovani della nostra Organizzazione, come è nello stile di Instagram. Anche qui, la voglia di partecipare, di sentirsi parte di un grande gruppo, ha fatto la sua parte. Più di 150 foto scattate da altrettanti soci si sono sfidate per raggiungere il maggior numero di like possibile, attivando anche i non soci che così hanno nutrito la platea di chi oggi segue il nostro profilo, ad oggi circa 5.000 persone.
Le 10 foto arrivate in finale, grazie al numero di
like, sono state giudicate da una “giuria speciale” composta all’interno del Consiglio Nazionale, coordinata dalla Vicepresidente ONAV, Teresa Bordin.

Passando all’aspetto un po’ più culturale, recentemente abbiamo avviato il premio letterario “La buona novella” col quale abbiamo invitato i nostri soci a sperimentare la loro vena scrittoria con una breve storia significativa e rappresentativa del rapporto uomo/vino/virus. Un’idea nata dalla Vicepresidente ONAV, Teresa Bordin, e sviluppata dall’altra Vicepresidente Pia Donata Berlucchi. Raccoglieremo le testimonianze fino a luglio per poi premiare gli scritti più originali con la partecipazione ad alcuni eventi di Festivaletteratura di Mantova 2020, per restare in tema. Con “la buona novella” le attività ONAV si sono spostate radicalmente verso il fronte culturale per culminare con la proposta di webinar di altissimo livello professionale, che sono partiti ad aprile e proseguiranno fino a giugno. Grazie alla collaborazione del Comitato scientifico ONAV, presieduto dal professore Vincenzo Gerbi, cui va il nostro particolare ringraziamento, quasi tutti i membri del Comitato stesso hanno offerto la loro disponibilità per affrontare un argomento a loro caro durante i venerdì di primavera. Il professor Gerbi dell’Università di Torino, il nostro Presidente Vito Intini, il professore Luigi Moio dell’Università di Napoli, il professore Osvaldo Failla dell’Università di Milano, per terminare con la dottoressa Graziana Grassini, consulente enologica di chiara fama, e il sottoscritto.
I
webinar stanno raccogliendo la partecipazione attiva e costante di quasi 500 soci per volta, creando, cosa non trascurabile, anche qualche “lamentela” da parte dei tanti che non riescono ad accedere alla lezione. Tanto è il desiderio di imparare e ascoltare le relazioni di un gruppo di esperti di lignaggio così elevato che solo ONAV, fra le associazioni di formazione non professionale del vino, può offrire. Un orgoglio per tutti noi.
Da non dimenticare anche altri
webinar organizzati e molto seguiti tra il tecnico (la sostenibilità della tappatura), il quotidiano (l’e-commerce e lo shop online al tempo del Coronavirus) e la tendenza (la percezione dei vini non convenzionali).

Tanto altro bolle in pentola e se “l’appetito vien mangiando”, il menu si arricchirà di tante e nuove ulteriori proposte. Non da ultimo siamo coscienti che queste attività stiano facendo diventare la nostra compagine sociale più digital friendly. Le piattaforme social come Facebook e Instagram si sono rivelate degli strumenti molto idonei per comunicare direttamente con i soci: via da molti apprezzata e preferita. Stiamo, quindi, pensando di creare un gruppo di collaboratori volontari esperti di social media scelti fra le migliaia di soci ONAV desiderosi di partecipare alla comunicazione e promozione delle attività della nostra associazione. Si tratterebbe di un gruppo interdisciplinare in grado di convogliare la nostra forza propositiva in strumenti di comunicazione agili ed efficaci. Un progetto veramente propulsivo che potrebbe diventare una forza mai esplorata e valorizzata: vino e professionalità all’unisono.

Al contempo anche i webinar hanno offerto una palestra molto utile che riteniamo ci possa aprire un futuro, anche immediato, molto valido e funzionale: è uno strumento col quale intendiamo offrire ai nostri soci approfondimenti continuativi e specifici.

Un occhio importante e curioso al mercato e al consumo. ONAV ha patrocinato la prima fiera del vino online su wine fair che ha visto la partecipazione di più di 40 aziende, molto rinomate, italiane che hanno visto l’opportunità di raccontare i loro vini e le loro esperienze al mercato e a tutti i nostri soci.

In tutto questo non dimentichiamoci che ci manca la cosa più importante, il vino e il suo apprezzamento tecnico, conviviale e complice.
Non vediamo l’ora di poter ripartire con le attività tradizionali per dare vita a una nuova stagione ricca di assaggi, confronti e condivisione. Il tempo ci è amico e presto ci ritroveremo tutti assieme non dimenticando questo periodo che ci ha scottati, ma che ci ha anche insegnato molte cose: trovare spazio per le idee è, e sarà sempre, la sfida del futuro.