Nel numero 34 della rivista L’Assaggiatore:

Cover story dedicata alla Genetica della vite, argomento su cui L’Assaggiatore torna a distanza di otto anni, come ricordato nell’introduzione di Alessandro Brizi, per esplorarne l’evoluzione. Stavolta il racconto di Flavia Rendina si sviluppa attorno alla ricerca portata avanti dal CREA-VE di Conegliano sul genome editing mediato da CRIPSR-cas9 per la resistenza all’oidio, intervistando Luca Nerva, ricercatore PhD, che da 5 anni sta seguendo il progetto che vedrà le prime piante andare in campo a settembre.

Per la rubrica Dentro il bicchiere, curata dai membri del Comitato scientifico di ONAV, Luca Rolle ci parla di sostenibilità nel processo di vinificazione, con una sorpresa… mentre il tema dell’Analisi sensoriale curata dal professor Mario Ubigli con la collaborazione della ricercatrice Maria Carla Cravero sono “Le emozioni del bevitore”, ovvero: qual è il ruolo emotivo del vino?

La più piccola UGA del Chianti Classico, Lamole, è il territorio protagonista di questa uscita, raccontato da Flavia Rendina in tutto il suo fascino e capacità di attrarre a sé nuovi avventori, da ben prima della ricerca di zone fresche avviata dal cambiamento climatico.

La verticale è dedicata a un blend siciliano dal sorprendente rapporto qualità-longevità/prezzo: Vanedda dell’azienda agricola ragusana Cortese, mentre il giro delle cantine parte dal Veneto, con il “gigante dal volto familiare” di Giusti Wine (di Flavia Rendina), per proseguire nelle Marche, con Umani Ronchi e in Sardegna, con l’azienda Fradiles vitivinicola, raccontate entrambe da Letizia Porcini.

A chiudere, un poker di interviste, con Ottavia Vistarino per la rubrica Vite di Donne; Roberto di Meo per l’enologo; Andrea Robinson di Delta Airlines per il Sommelier e Luisa Bianconi di Aste Bolaffi per la rubrica Le aste del vino curata da Giuseppe de Lucia.