"Siamo il nostro futuro" è stato il leitmotiv del XIII Congresso nazionale di ONAV che si è tenuto a Paestum (SA) dal 21 al 23 ottobre 2022. Un appuntamento atteso da tutti che mancava dal 2018, a causa della pandemia
L’ultimo Congresso ONAV si era tenuto a Roma nel 2018. I motivi per cui questo appuntamento, che negli ultimi anni era divenuto quasi annuale, non si era rinnovato li conosciamo tutti, avendo sperimentato indifferentemente isolamenti, quarantene e limitazioni dei rapporti sociali a causa dell’epidemia. Ma da quando, nel 2021, la delegazione ONAV di Salerno aveva candidato Paestum come luogo per ospitare il nuovo incontro, l’attesa è stata quasi febbrile: era tanto il desiderio di rivedersi tutti assieme, di pesare l’entusiasmo del gruppo, di condividere tante novità e tante idee. In effetti Paestum non è il luogo più facile da raggiungere in assoluto, ma l’organizzazione è stata puntuale e precisa tanto che tutti i possibili disagi sono stati superati facilmente, nonostante alcuni scioperi del traffico aereo che hanno complicato un po’ l’organizzazione dell’ultima ora.
“Siamo il nostro futuro” è stato il leitmotiv del Congresso, che ha visto partecipare circa 150 fra delegati e tesorieri delle Sezioni territoriali ONAV, oltre ai membri del Consiglio Nazionale che, con questo incontro, ha salutato il mandato che gli era stato conferito proprio nel 2018 e che sarebbe scaduto nel 2022 con le elezioni del nuovo il 3 dicembre.
Si inizia il 21 ottobre, quando tutti i convenuti si sono incontrati per omaggiare anche la cultura ellenica di Paestum: la visita ai Templi di Nettuno, Atena ed Hera, oltre alla irrinunciabile “Tomba del tuffatore”, hanno accolto tutti con entusiasmo, accompagnati da uno splendido autunno “estivo” che tutti ancora ci ricordiamo. Archeologia, cultura e, quindi, anche enogastronomia del territorio, hanno arricchito la tre giorni, grazie al lavoro collaborativo di tutte le delegazioni ONAV della Campania, a partire da quella di Salerno senza dimenticare Avellino e Benevento e per finire con Napoli e Caserta. Un lavoro di gruppo che ha consentito di coinvolgere anche tutti i consorzi vitienologici del territorio per offrire, a tutti i partecipanti, un assaggio significativo non solo dell’ospitalità campana, ma anche della qualità dei vini regionali. Ogni momento conviviale è stato dedicato a un territorio diverso e, se la prima sera ha visto come protagonisti i vini Irpini e Sanniti, in seguito abbiamo avuto il piacere di ospitare quelli Casertani e dei Campi Flegrei, per terminare con quelli del Cilento e della Costiera. I vini, presentati da alcuni dei più importanti produttori, hanno certamente allietato il Congresso.
Dicevamo, “Siamo il nostro futuro” il motivo conduttore dell’incontro, in quanto durante i 4 anni che separano i due congressi sono avvenute tante cose, spiacevoli per tutti noi ma anche progettuali e strategiche, nella nostra Associazione. Il periodo pandemico è servito a coagulare le forze, a rafforzare lo spirito di appartenenza, a sentirci tutti parte di una famiglia che basa le sue radici nel lontano 1951. Ed è proprio con questo riferimento che il presidente Vito Intini ha inaugurato i lavori la mattina del 22 novembre: «abbiamo compiuto 71 anni, vissuti accompagnando l’evoluzione del mondo del vino che da alimento è divenuto simbolo del made in Italy in tutto il mondo. Siamo la prima e più antiaca associazione che si occupa di didattica e formazione sul vino; ciò è, e deve essere sempre più, un orgoglio per noi». Il Presidente, che durante tutta la giornata ha presentato numeri, idee, progetti, scenari prossimi e proiettati al domani, insomma il futuro cui si sta approcciando ONAV, ha così continuato: «i numeri sono straordinari: tutte le delegazioni, di fronte alle difficoltà, si sono compattate e hanno dato una risposta fortissima al periodo di crisi. Nonostante le complicazioni degli “stop and go” che abbiamo vissuto dal 2020 al 2021, abbiamo continuato a offrire corsi ed eventi ai nostri soci. La sede si è concentrata sugli eventi online creando il primo corso in e-learning e offrendo a tutti i soci una moltitudine di webinar teorici e pratici che hanno consentito di soddisfare, almeno parzialmente, i desiderata e le aspettative dei nostri associati. Il 2022 lo ricorderemo come l’anno dei record: per il numero di corsi di 1° livello invernali e autunnali, per quelli di 2° livello richiesti da moltissime delegazioni, il SUMAV, il corso di 3° livello appena concluso con la consegna dei diplomi di Maestro Assaggiatore, per il numero di soci; un crescendo di buon auspicio sulla base del quale il Consiglio Nazionale uscente ha lavorato per gettare le basi di una nuova Associazione. È stato scritto ed approvato un nuovo Statuto che ci ha consentito di essere una delle prime associazioni a entrare nel Registro Nazionale degli Enti del Terzo Settore, in qualità di Associazione di Promozione Sociale. Un passaggio obbligato che ci ha visti pronti a rispondere alle richieste della normativa e che ci proietta con sicurezza verso i prossimi anni, sicuri della continuità che possiamo dare alla nostra passione: il vino».
I cambiamenti apportati necessariamente allo Statuto ONAV hanno implicato la rivisitazione e riscrittura di molte norme in grado di darci un canovaccio preciso e documentato dei diritti e doveri di ogni socio, a partire dal potere di rappresentanza, esteso a tutti i soci. Proprio su questi temi il Presidente si è a lungo soffermato, dando spazio a riflessioni e considerazioni di tutti i presenti. La giornata di sabato 22 è stata infatti dedicata a presentare e spiegare, da parte del Presidente, quali e quanti cambiamenti si siano resi necessari, dei quali era doveroso rendere partecipi i delegati e i tesorieri di tutte le Sezioni. Cambiamenti spesso obbligati, ma anche dettati dall’intento di mettere a disposizione di tutti noi soci un’Associazione eticamente ineccepibile, trasparente per comportamento e sana. Anche quest’ultimo è stato un argomento di fondamentale importanza in quanto il Presidente ha potuto comunicare in anteprima a tutti i partecipanti che il Consiglio Nazionale ha potuto decidere di dare una casa vera all’Associazione, acquistando una sede propria ad Asti. La nuova sede, in via di acquisizione, sarà il punto di riferimento per tutti i soci dal 2023, un punto di incontro anche culturale e non solo amministrativo, dove ci si potrà incontrare, organizzare eventi e manifestazioni, anche a livello nazionale.
La mattina di domenica 23 novembre è stata invece dedicata al confronto fra tutti i partecipanti, dando spazio agli approfondimenti richiesti, ma soprattutto ai tanti stimoli e suggerimenti dei delegati e tesorieri: una dialettica indispensabile, tanto che si è ipotizzata la costituzione di un organo collegiale, costituito dai rappresentanti di tutte le Sezioni, che possa fare da interlocutore e anima propositiva e critica del Consiglio Nazionale, a dimostrare il desiderio di partecipazione che vive all’interno di ONAV. Tutti noi presenti abbiamo potuto vivere direttamente la serena collaborazione che ha animato il Congresso, il clima piacevolmente partecipe, il cresciuto senso di appartenenza che anche un momento congressuale come questo ha contribuito ad accrescere e diffondere.
Alla fine dei lavori, come si usa dire, siamo tornati tutti a casa con l’idea di nuove sfide da affrontare e nuovi obiettivi da realizzare, ma consci di far parte di una grande famiglia che non è solo “antica” ma anche profondamente moderna, che si è saputa ristrutturare, ridisegnare e riconfigurare in vista delle crescenti richieste ed esigenze dei nostri soci, sempre più attenti e, giustamente e orgogliosamente, esigenti. Saluti e abbracci, sinergie e collaborazioni, con l’immediato appuntamento al rinnovo delle cariche del Consiglio Nazionale, che si commiata dando alle stampe il primo volume sui Vitigni Rari d’Italia, un altro contributo didattico formativo che rende ancora di più unica l’ONAV.